Etica, rispetto ed umiltà · Dr. Giuseppe Naim

Etica, rispetto ed umiltà

Pino19 Lions 1

Nel corso dell’anno sociale 2021-2022 appena concluso, partecipando ai vari eventi distrettuali, in presenza o via web, mi è capitato di ascoltare attentamente vari interventi, dal Governatore a tanti semplici soci, ed ho sentito parlare ripetutamente di tante cose che mi hanno fatto riflettere, parole magiche come armonia, amicizia, serenità, ed ancora libertà, senso di responsabilità e comportamento, ma devo dire che ho apprezzato in modo particolare sentire parlare di etica, senso di appartenenza, orgoglio, rispetto ed umiltà.

La libertà è un diritto imprescindibile che ci trasmette tanta forza e ci dà dignità ed orgoglio, valori inestimabili che ci vengono solamente dal fatto di essere realmente e totalmente liberi. Quindi dovremmo esercitare il nostro diritto alla libertà come uomini ma soprattutto come Lions ma, purtroppo, non sempre esercitiamo questo diritto in quanto zavorrati dalla paura di esprimere liberamente il nostro pensiero e dalla prevalente scelta della prudenza per non esporci. Ma noi Lions non dobbiamo metterci la maschera e nascondere i nostri sentimenti e le nostre espressioni. Libertà e, quindi, dignità. E noi della libertà ce ne dobbiamo appropriare e tenercela stretta perché tutti gli uomini, ma soprattutto i Lions, devono essere liberi nella testa e nel cuore. E rimanendo liberi e fieri del nostro essere Lions, il Lionismo tornerà inevitabilmente a crescere ma dovrà essere soprattutto una crescita qualitativa ed etica.

Ma oltre alla libertà deve accompagnarci in ogni istante il nostro senso di responsabilità. Pertanto dobbiamo ogni tanto fermarci un attimo a riflettere sulle grandi responsabilità che comporta il nostro ruolo di Lions e dobbiamo farci un esame di coscienza e chiederci: ci siamo comportati in modo corretto? Abbiamo espresso valori etici? Abbiamo agito con umiltà e rispetto verso gli altri? Se è così allora avremo acquisito una più elevata considerazione, una maggiore credibilità e quindi di conseguenza una maggiore autorevolezza: in sostanza saremo diventati leaders. Martin Luther King diceva: “Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla”. E se dunque siamo coscienti delle nostre responsabilità diventa allora fondamentale il nostro comportamento: dobbiamo infatti fare conoscere la nostra Associazione ma noi Lions dobbiamo soprattutto esibire tutti un comportamento corretto perché sono i comportamenti scorretti e la cattiva immagine che spesso offriamo di noi che allontanano i soci dall’Associazione. Il codice etico ci invita ad essere tolleranti verso gli altri ma non si possono certo tollerare comportamenti talmente scorretti che ledono l’immagine della nostra Associazione. E non possiamo e non dobbiamo accampare sempre delle scuse (società marcia, società arida di valori, siamo specchio della società…) perché queste sono soltanto alibi ma dobbiamo, invece, avere la capacità di dare l’esempio e tracciare un percorso per gli altri proponendo un nuovo stile di vita e di comportamento che sia guidato da quei valori ideali che hanno sempre ispirato la nostra Associazione.

E partendo dal nostro senso di responsabilità e dal nostro comportamento, credo che dovremo poi impegnarci a stimolare quei tanti soci dei nostri clubs che non hanno entusiasmo o, se ce l’hanno in origine, poi finiscono con il perderlo e spesso vanno via. Io credo che bisogna agire sul piano emotivo stimolandoli sulle meravigliose sensazioni che il servizio può regalarci, sulla gratificazione ed il senso di appagamento che possono venire dalla realizzazione dei nostri progetti benefici, sulla gioia che può riempire il nostro cuore quando vediamo nello sguardo della gente la loro gratitudine per avere dato loro un aiuto, un sostegno di qualunque tipo, un pasto caldo, un semplice sorriso…

Su queste basi io sono certo che, rimanendo sempre liberi e fieri del nostro essere Lions, andremo velocemente verso l’obiettivo finale ed il Lionismo dovrà per forza crescere. Ma dovrà essere soprattutto una crescita etica e di qualità anche perché, se la nostra Associazione salirà di qualità, conseguentemente ci sarà anche una ricrescita numerica. Scalare una montagna e raggiungere la vetta è sicuramente compito arduo e difficile ma è anche una grande sfida e le sfide danno adrenalina ed entusiasmo, propellente eccezionale per chi opera, e noi le sfide dobbiamo vincerle!

E’ fondamentale dunque mirare all’arruolamento ed al mantenimento dei soci visto che molti, come dicevo, se ne vanno o si accontentano di vivacchiare nel club… E’ indispensabile allora cercare di arruolare soci di buon livello sociale e culturale che possano esprimere e trasmettere agli altri valori etici (eccellenza etica dei soci). Maggiore è la qualità dei soci minore è il rischio di perderli. Dobbiamo evitare la cattiva abitudine di inserire soci nuovi nel club solo per fare numero o sostituire quelli che vanno via: proviamo invece a chiederci ed a cercare di capire perché se ne vanno… Per il mantenimento dei soci, che è la cosa secondo me più difficile ed impegnativa, dobbiamo riuscire a coinvolgerli, motivarli, rimotivarli, emozionarli e bisogna che si crei tra di loro sintonia, empatia, coesione ed unità ed in questa ottica diventano determinanti ingredienti come lo spirito di servizio, il senso di appartenenza e l’orgoglio dell’essere Lions.

Ognuno dunque ha un ruolo ma la responsabilità è di una squadra. Nel lavoro di squadra fondamentale è la fiducia reciproca. Se tutti insieme lavoriamo con spirito di squadra per l’obiettivo comune allora finirà l’individualismo e finiranno i mali della nostra Associazione: invidia, gelosia, ipocrisia e comportamenti scorretti. Se una squadra di calcio si basa solo sulle individualità, anche le più grandi, e non sullo spirito di gruppo e sul sacrificio di tutti non vincerà mai. Il gioco di squadra comporta indubbi vantaggi, quali il sentirsi coinvolti e responsabili ed il trovare grandi motivazioni, ma funziona quando l’interazione dei singoli diventa integrazione. Ma poi è indispensabile la continuità che si garantisce proseguendo nel percorso tracciato, quello del Lionismo semplice e autentico: dedizione, entusiasmo, armonia, senso di appartenenza, cuore, amore, emozione ed orgoglio e, perché no, gentilezza. Cito a proposito il titolo di uno dei libri di Carlo Covelli, fisico nucleare: “Ci sono posti nel mondo dove più che le regole conta la gentilezza”.

Ed allora, gettiamo il cuore oltre l’ostacolo, senza paura, con il coraggio, la forza e l’entusiasmo che ci appartiene, avendo coscienza che quando si fa qualcosa per gli altri non si hanno mai rimpianti, convinti come siamo che la nostra vita ha senso fino a quando avremo voglia di costruire qualcosa.

Distretto Lions 108 Ya – Rivista n° 1, luglio 2022

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